SOTTOTITOLO 1: IL DRAMMA DEI PREZZI
Il 24 novembre è San Prospero, patrono di Reggio Emilia.
In una delle vie del centro, come tutti gli anni, è stato organizzato il mercatino degli hobbisti...problema: ma quanti erano veramente hobbisti ? In un piccolo giretto fatto nei dintorni del mio banco ho visto vari venditori con prodotti chiaramente comprati e rivenduti in quantità tali da non poter altro che essere prodotti in oriente.
Non so se è capitato anche a voi di dover competere con prezzi che a volte raggiungono a malapena l'euro.
Fare i prezzi per me è molto difficile, non porto mai al mercato creazioni particolarmente laboriose, limitandomi a qualche piccolo pezzo, solo per far vedere quello che so fare.
Il resto sono spesso creazioni basate su pannelli o piccoli lavori di patchwork e cucito creativo che richiedono molte meno ore di progetti più impegnativi.
Dicevo dei prezzi: il materiale che uso è praticamente tutti originale americano per cui i prezzi sono noti a tutti..., le ore spese per fare i lavoretti sono tante: la precisione richiede infatti attenzione e cura..., poi c'è tutto il resto, le spese per esporre che in queste manifestazioni sono consistenti, i costi del gazebo, e di tutto quello che serve, dai tavoli, alle luci... insomma tanti soldi.
Devo quindi fare prezzi, che ritengo abbordabili ma commisurati ai costi che ho. Sarà la crisi, sarà che ho dei concorrenti che di fatto a mano non hanno nulla, ma sentirsi dire che si è cari, non lo sopporto.
Ho deciso che non sconterò mai più nulla, se proprio mi va preferisco omaggiare con qualche piccolo oggetto...e se vendo poco pazienza.
Il 24 novembre è San Prospero, patrono di Reggio Emilia.
In una delle vie del centro, come tutti gli anni, è stato organizzato il mercatino degli hobbisti...problema: ma quanti erano veramente hobbisti ? In un piccolo giretto fatto nei dintorni del mio banco ho visto vari venditori con prodotti chiaramente comprati e rivenduti in quantità tali da non poter altro che essere prodotti in oriente.
Non so se è capitato anche a voi di dover competere con prezzi che a volte raggiungono a malapena l'euro.
Fare i prezzi per me è molto difficile, non porto mai al mercato creazioni particolarmente laboriose, limitandomi a qualche piccolo pezzo, solo per far vedere quello che so fare.
Il resto sono spesso creazioni basate su pannelli o piccoli lavori di patchwork e cucito creativo che richiedono molte meno ore di progetti più impegnativi.
Dicevo dei prezzi: il materiale che uso è praticamente tutti originale americano per cui i prezzi sono noti a tutti..., le ore spese per fare i lavoretti sono tante: la precisione richiede infatti attenzione e cura..., poi c'è tutto il resto, le spese per esporre che in queste manifestazioni sono consistenti, i costi del gazebo, e di tutto quello che serve, dai tavoli, alle luci... insomma tanti soldi.
Devo quindi fare prezzi, che ritengo abbordabili ma commisurati ai costi che ho. Sarà la crisi, sarà che ho dei concorrenti che di fatto a mano non hanno nulla, ma sentirsi dire che si è cari, non lo sopporto.
Ho deciso che non sconterò mai più nulla, se proprio mi va preferisco omaggiare con qualche piccolo oggetto...e se vendo poco pazienza.
ciao! ti ho letta nel blog di Chiara Fiore e sono venuta a curiosare a casa tua...complimenti davvero ! sei bravissima! anche io 3 figli e il vizietto delle stoffe americane! a proposito di questo tuo post hai ragione purtroppo! gli organizzatori però dovrebbero vigilare su questo aspetto...buon lavoro e ancora complimenti Erica
RispondiEliminaQuante cose hai cucito per il mercatino!! Complimenti e penso che chi acquista cose fatte a mano cerchi sempre "l'affare", ma la nostra è arte creativa..!!!
RispondiEliminaPaola